
Federazione Russa
La Federazione Russa con capitale a Mosca, collocata tra Europa ed Asia, si estende su una superficie di 17.075.400 km², confinando con Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Cina, Mongoliae Corea del Nord. Inoltre, attraverso il mare di Ochotsk, presenta confine marittimo con il Giappone, mentre attraverso lo stretto di Beringcon gli Stati Uniti d’America. Secondo il censimento del 2008, la popolazione ammonta a 140 milioni di abitanti. Vista la estensione territoriale sul duplice fronte euroasiatico – è la catena montuosa degli Urali a segnare, tradizionalmente, la divisione tra Russia europea e Russia asiatica – la Federazione Russa è rappresentata da una significativa varietà di paesaggi e di climi. Generalmente, la geografia russa è caratterizzata da vastissime pianure da rilievi molto deboli. Solo presso i confini orientali, così come presso confini meridionali – catena del Caucaso e i monti dell’Altaj– si evidenziano imponenti rilievi geologici. Diffusi, tranne che nelle estreme zone meridionali, i segni del glacialismo.


L’HIV/AIDS è ritenuta un’emergenza nazionale: più di ventimila bambini sono nati da madri infette da HIV. Secondo i dati recentemente divulgati dal Ministero dell’Istruzione della Federazione Russa, negli ultimi anni si è registrato un continuo incremento del numero di minori in stato di abbandono (orfani, abbandonati, bambini tolti dalla famiglia per motivi sociali): nel 1993 erano 81.441, a fine 2004 erano 245.000 e il numero è in costante aumento.

In tutto, i bambini senza tutela sono 700.000, di quali più di 500.000 vivono in istituto. Grave è anche la situazione dei bambini disabili: nel 2003 erano 210.000 quelli accolti in istituti per minori con disabilità. Fra l’altro, per quanto concerne i bambini russi con disabilità, questi risulterebbero alquanto discriminati anche per l’accesso a strutture pubbliche. Dei 700.000 minori privi di cure parentali circa 30.000 fuggono ogni anno da situazioni familiari critiche I cosiddetti orfani “sociali” – le cui famiglie vivono situazioni di disagio economico, a causa della mancanza di lavoro e con problemi legati alla criminalità – vivono di giorno per strada e rifugiandosi di notte in stazioni ferroviarie e metropolitane. Sono i bambini fantasmi della Russia, solo a Mosca se ne contano in 500.000

La maggior parte degli orfani russi, invece, risiede nelle strutture statali di accoglienza chiamate “case dell’infanzia” che organizzate sotto la giurisdizione del Ministero della Salute, ospitano bambini fino a quattro anni. Gli orfani che hanno compiuto quattro anni, dopo una valutazione sullo sviluppo intellettivo e psicomotorio, sono inviati alle “case del bambino”, dove sotto la regolamentazione del Ministero dell’Istruzione, frequentano il corso di studi obbligatorio per nove anni. I minori per i quali si attesti anche solo una lieve disabilità psichica, sono invece destinati a strutture di internamento per malati psichici, dove – sotto il controllo del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Sociale – seguono un corso abbreviato di studi. Una volta raggiunta la maggiore età, saranno in genere trasferiti in istituti psichiatrici per adulti.
