L’inserimento scolastico del bambino adottivo rappresenta sempre un momento importante del delicato e complesso processo post-adottivo. Indubbiamente occorre considerare le peculiarità della vicenda adottiva che può avere effetti sui processi dell’apprendimento, nel senso che esiste un tempo di adattamento (soprattutto nei primi anni dall’arrivo nella famiglia adottiva), durante il quale possono manifestarsi “fisiologiche” difficoltà scolastiche.
Così come in alcuni bambini possono evidenziarsi bisogni educativi speciali o disturbi specifici dell’apprendimento (di fatto riscontrabili anche nei bambini non adottati).
Un argomento complesso che deve essere preso in considerazione senza ansie eccessive da parte dei genitori adottivi che, a volte, provano sentimenti di frustrazione di fronte alle problematiche scolastiche dei bambini, pensando che tutto questo sia sempre e solo da ricondurre all’adozione. Occorre invece riflettere in termini di una nuova pedagogia che investa anche nelle potenzialità specifiche del singolo minore, perchè ogni bambino (adottivo e non ) è senz’altro diverso dagli altri.
Howard Gardner, con la sua teoria delle intelligenze multiple, sta lavorando da tempo ad una riforma dell’educazione che conduca ad una prassi pedagogica realmente focalizzata sulle capacità di ogni bambino.
“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.” (A. Einstein)
Per chi volesse approfondire la teoria delle intelligenze multiple, ecco un utile link da cui iniziare:
Howard Gardner_preliminare lettura