Un emendamento della Lega prevede un finanziamento di 5mila euro
per ogni bambino adottato, uno di Forza Italia chiede lo stanziamento
di 20 milioni di euro l’anno a decorrere dal 2019 per i rimborsi delle
spese adottive
Adozioni internazionali: due emendamenti alla Legge di Bilancio sono stati
presentati in Commissione Bilancio della Camera. Entrambi hanno superato
due primi step, quello dell’ammissibilità e quello della “segnalazione” da parte
dei vari gruppi parlamentari, in un passaggio volto a “sfoltire” i circa 4mila
emendamenti che erano stati presentati.
Uno è firmato da sette onorevoli della Lega (Bellachioma, Vanessa Cattoi,
Cestari, Pretto, Frassini, Ribolla, Tomasi) e prevede l’aggiunta di un articolo
25-bis che istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il
Fondo nazionale per le adozioni internazionali, destinato ad assegnare un
finanziamento di 5mila euro per ogni bambino adottato, per ogni famiglia
che procede all’adozione di minori stranieri. Il fondo avrebbe una dotazione di
10 milioni di euro, a decorrere dall’anno 2019. Il Fondo può essere
implementato anche da contributi e donazioni eventualmente disposti da
privati, enti, organizzazioni, anche internazionali o da organismi dell’Unione
europea. Un emendamento che risponde all’appello lanciato a febbraio da
venti enti autorizzati, che avevano chiesto un contributo di 10mila euro per ogni
famiglia che adotta come riconoscimento dell’importanza dell’accoglienza di un
minore abbandonato e della genitorialità, in un Paese in pieno inverno
demografico. Un contributo che sia un segno, nella direzione della gratuità
dell’adozione internazionale.
Un secondo emendamento è stato presentato da Forza Italia, con la prima
firma di Antonio Palmieri. Si tratta di un emendamento molto articolato, che
sostituisce in blocco l’articolo 21 della manovra “Misure per la famiglia e la
natalità”, dal bonus bebé al congedo di paternità obbligatorio di dieci giorni
passando per un fondo da 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019-
2022 per la realizzazione di asili nido e dei servizi per la prima infanzia e
l’aumento delle detrazioni per figli a carico. Fra queste misure ce n’è anche
una sulle adozioni internazionali, che stanzia 20 milioni di euro l’anno per il
Fondo per il sostegno delle adozioni internazionali, prevedendo
esplicitamente che «le risorse non utilizzate restano nelle disponibilità del
medesimo». Inoltre dal 2019 vengono stanziati 20 milioni di euro annui per
i rimborsi delle spese sostenute dai genitori adottivi per la procedura di
adozione internazionale. «La nostra intenzione è dare un assetto stabile ai
rimborsi alle famiglie», spiega Palmieri. Poche, oggettivamente, le possibilità
che un emendamento così articolato possa essere approvata: la
maggioranza però potrebbe ricordarsi delle adozioni internazionali e magari
trarne ispirazione.